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Due nuove specie di orchidee spontanee segnalate dai “cacciatori di orchidee”

Grazie alle accurate esplorazioni dei “cacciatori di orchidee” – formati nell’ambito dei corsi introduttivi promossi da tempo dal Parco – il patrimonio floristico dell’area protetta si arricchisce ulteriormente con due nuove specie di orchidee spontanee mai rinvenute nei suoi territori: Serapias neglecta De Not. e Dactylorhiza insularis (Sommier) Landwehr.

La presenza di Serapias neglecta era già stata ipotizzata in seguito ad alcuni effimeri avvistamenti passati; uno ad opera di Giovanni Betti nel 2004 e 2016 nell’area di Ridracoli e un altro più recente, vicinissimo ai confini del Parco, segnalato da Alessandra Pompignoli nel maggio 2024. Il recente ritrovamento ad opera di Cristina Dragos e Gabriele Utignani, avvenuto il 10/05/2025 nel cuore dell’area protetta, ne conferma ufficialmente la presenza ad oggi all’interno del territorio del Parco. 

Ben più sorprendente è la scoperta, effettuata il 10/05/2025, da parte di Tereza Tampu e Gabriele Petrini di Dactylorhiza insularis, specie triploide di origine ibridogena, la cui distribuzione in Italia è prevalentemente limitata alla Sardegna e all’Arcipelago Toscano, con presenze più sporadiche nella Toscana interna, in Umbria e in Romagna. Si tratta, dunque, della prima segnalazione in assoluto, di questa rara orchidea, per il territorio del Parco.

Questi ritrovamenti, la cui corretta determinazione è stata confermata dagli scriventi, rivestono grande importanza per la conoscenza della flora e della biodiversità del Parco Nazionale, e rappresentano un chiaro incentivo a proseguire nelle attività di ricerca sul campo. La citizen science – la “scienza dei cittadini”– si nutre proprio della curiosità e dell’attenzione di chi osserva la natura con passione, contribuendo con scoperte preziose a costruire, passo dopo passo, una conoscenza più completa del territorio.

Testo: P. Laghi & A. Pica

Foto: C. Dragos & G. Utignani (Serapias neglecta); T. Tampu & G. Petrini (Dactylorhiza insularis)