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Una giovane aquila che ha recentemente visitato il Parco

Uno straordinario racconto di una giovane aquila reale, ferita da un bracconiere nelle Marche, curata e liberata dal WWF locale, poi incredibilmente riaccettata dai genitori che l'hanno accudita e addestrata finchè ad inizio primavera ha iniziato la sua vita alla ricerca di nuovi territori. Dopo mesi di dispersione giovanile e migliaia di chilometri in sorvolo su buona parte dell'Appennino, è giunta sulle Foreste Casentinesi.

Ecco il racconto del Dr. Jacopo Angelini che per conto del WWF ha curato, liberato e seguito la giovane aquila.

"Studio la popolazione di aquila reale nell’Appennino umbro marchigiano da oltre 30 anni e controllando le attuali 18 coppie territoriali nel 2017, verificando l’involo a fine luglio del giovane di aquila reale della coppia territoriale del Parco regionale Gola della Rossa e di Frasassi non mi sarei mai aspettato quanto è accaduto. Il 19 agosto 2017 un signore vede un giovane di aquila reale in un paesino in pietra ai confini del parco regionale a terra che non riesce a volare  e chiama immediatamente la forestale e l’ENPA che la recupera. Poi appena saputa la notizia vado a vedere la giovane aquila reale ferita da un bracconiere e verifico che è la giovane aquila reale che ho controllato fino all’involo. Miracolosamente la fucilata non ha lesionato organi vitali. E' grazie al lavoro di intelligence dei Carabinieri Forestali di Ancona e della collaborazione della polizia scientifica, che è stato possibile trovare il presunto bracconiere, al quale viene sequestrano il fucile a seguito di denuncia per bracconaggio.
Il giorno dopo prendo la giovane aquila reale e la porto nel nostro centro recupero rapaci WWF Parco Regionale Gola della Rossa e di Frasassi, dove per un mese in una grande voliera viene alimentata, controllata dai nostri medici veterinari della clinica veterinaria S. Anna di Fabriano e fatto recuperare il tono muscolare per volare. Come WWF Italia riusciamo ad avere una radio satellitare gps che montiamo alla giovane aquila reale.
Poi il 19 settembre alla presenza delle autorità locali e dell’ENPA liberiamo la giovane aquila reale, che in pochi giorni viene riadottata dai genitori, che gli insegnano a cacciare e a diffidare dell’uomo. Poi dopo circa 6 mesi, in coincidenza con l’inizio della stagione riproduttiva dei genitori, inizia la dispersione giovanile da metà marzo, andando prima nel  nord delle marche frequentando i territori di 5 coppie (Furlo, Nerone, Petrano, Catria, Cucco) per poi tornare a Frasassi e scendere verso sud attraversando Valnerina, Sibillini, Laga, Monti Reatini, Gole Antrodoco, Terminillo fino alla riserva del Velino in Abruzzo e l’area del Lago del Salto nel Lazio, compiendo diverse centinaia di chilometri di spostamenti in volo. Poi è rimasta circa due settimane tra il Vettore Sibillini e Laga, per poi partire in volo verso ovest e raggiungere la riserva del Pigelleto in Toscana in provincia di Siena e, dopo due giorni, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, facendo circa 200 km in volo.
Ora frequenta gli ambienti alto collinari e montani tra la provincia di Bologna e quella di Forlì. E’ la prima aquila reale dotata di satellitare gps in Italia e i dati di questi 8 mesi sono preziosissimi per la conoscenza della dispersione dei giovani in appennino, verificando l’uso dell’habitat. Di eccezionale importanza è stata la verifica tramite gps dell'altezza di 7450 mslm che è riuscita a raggiungere, dato verificato anche in altre aquile reali studiate con le stesse metodologie nelle Alpi svizzere. Inoltre è stato verificato il volo notturno per diversi chilometri sia dopo il tramonto che prima dell’alba, comportamento che gli permette di catturare le prede al buio completo per noi esseri umani. Una storia di aquile reali iniziata male e finita bene."

Dr. Jacopo Angelini
Presidente comitato tecnico scientifico Parco Gola della Rossa e di Frasassi
Delegato WWF ITALIA per la Regione Marche