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Sabato 15 Febbraio si è sviluppato un incendio, per cause ancora ignote, che ha interessato il Rifugio Sassello nel parco delle Foreste Casentinesi. L’allerta ai Vigili del Fuoco è giunta nel primo pomeriggio ma probabilmente le fiamme, generate dal caminetto, sono divampate alcune ore prima. Il rogo ha distrutto l’intera struttura del bivacco rendendolo ormai inutilizzabile.

La perdita di questo prezioso ed utile ricovero per escursionisti obbliga il Parco a sottolineare norme e “buone pratiche”, già presenti nel sito https://www.parcoforestecasentinesi.it/, da osservare nei bivacchi e rifugi al fine di evitare e ridurre eventi che possano mettere a repentaglio la sicurezza personale, danneggiare le strutture e arrecare danno all’ambiente circostante.

Quando pernotti in un bivacco ricorda:

  1. Chi arriva primo non diventa il proprietario del bivacco: le parole chiave sono condivisione degli spazi e rispetto di chi si trova con te nel bivacco. Può infatti capitare, soprattutto nei periodi più gettonati, di dormire in queste strutture con persone che non si conoscono;
  2. I rifiuti vanno portati a valle con sé;
  3. Se utilizzi risorse già presenti in bivacco (legna, viveri, ecc), rimpiazzale per chi verrà dopo di te;
  4. Di assicurarti che le braci del caminetto o della stufa a legna siano spente prima di allontanarti dalla struttura;
  5. Talvolta le strutture sono munite di regole specifiche riportate in loco: leggile e osservale!

Ricordiamo inoltre che il regolamento del Parco per il pernottamento in bivacchi e ricoveri destinati al libero uso del pubblico (Art. 7) consente la possibilità di pernotto in tali strutture nei limiti di capienza derivanti dalle caratteristiche intrinseche dell’edificio e per non più di due notti consecutive, onde garantirne la disponibilità agli escursionisti di passaggio. Inoltre per il mancato rispetto delle norme, che si possono trovare anche all’interno di ciascuna struttura, è prevista una sanzione amministrativa per un importo da € 25,00 a € 1032,00, quale violazione a disposizione dell’Ente Parco, sanzionata ai sensi dell’art. 30 comma 2 della legge 6 dicembre 1991 n°394 (Art. 9). Il Rifugio realizzato nel proprio territorio dall’Unione Val d’Arno e Val  di Sieve verrà prima possibile ricostruito per dare agli escursionisti la possibilità di godere di questo straordinario territorio.