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Allevatori australiani in visita al Parco

Nei giorni scorsi il Parco nazionale ha ospitato una piccola delegazione di allevatori australiani accomunati dall'utilizzo del pastore maremmano abruzzese per la protezione degli animali da reddito.

Il motivo della visita è stato appunto quello di approfondire alcune buone pratiche per la difesa delle greggi dagli attacchi. In Australia non è presente il lupo, ma un altro predatore - il dingo - e alcuni allevatori hanno deciso di utilizzare proprio il cane italiano.

La comitiva ha visitato due aziende agricole locali che utilizzano questo presidio di protezione del bestiame.

Il Parco ha avuto modo di raccontare la propria esperienza attraverso alcuni importanti progetti che porta avanti da anni.

In particolar modo il progetto “Il cane da guardiania” che si svolge in collaborazione con l’associazione difesAttiva, garantendo il supporto tecnico e le cure veterinarie, e con la Fondazione Capellino/Almo Nature, che permette il sostentamento dei cani degli allevatori con mangime di alta qualità.

Un altro progetto degno di nota è Pasturs, che si svolge da giugno a settembre e propone il coinvolgimento di volontari per promuovere attivamente l’utilizzo di misure di prevenzione danni dai grandi predatori e supportare il lavoro di aziende zootecniche virtuose.

Per saperne di più su questi progetti visita le pagine dedicate al progetto pastur e  ai cani da guardiania

 

Foto dei cani di Matteo Monzali

Foto della visita di Emanuele Perez