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Gli ultimi mesi di spostamento

I dati degli ultimi mesi di telemetria satellitare ci aiutano a ricostruire gli spostamenti nell’appennino tosco-romagnolo della giovane aquila reale nata nel Parco Regionale Gola della Rossa e di Frasassi e curata e liberata dal WWFa settembre 2017, dopo essere stata ferita da un bracconiere. Gaia è stata la prima aquila dotata di satellitare GPS in Italia, grazie al quale si possono monitorare i suoi viaggi. Questi dati ci consentono di studiare gli spostamenti di Gaia, e di evidenziare gli spostamenti talvolta improvvisi anche di oltre 100 km in un giorno.

Le sue ali l’hanno portata prima nel nord delle Marche, frequentando i territori di altre 5 coppie (Furlo, Nerone, Petrano, Catria, Cucco) per poi tornare a Frasassi e scendere verso sud attraversando Valnerina, Sibillini, Laga, Monti Reatini, Gole Antrodoco, Terminillo fino alla riserva del Velino in Abruzzo e l’area del Lago del Salto nel Lazio. Dopo essere passata tra il Vettore Sibillini e Laga, è partita in volo per raggiungere la riserva del Pigelleto e, successivamente, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.

Nel Parco ha utilizzato come aree di caccia le aree basse montane e come dormitori i grandi abeti bianchi secolari presenti nelle foreste vetuste. Ha volato spesso nella zona di Monte Falco, la Burraia, Monte Falterona, la foresta della Lama, La Verna e Camaldoli. L'aquila è in ottima salute ed è riuscita ad effettuare 200 km in volo in un paio di giorni all'interno del Parco Nazionale.

È importante sottolineare che questo lavoro ha consentito di ottenere dati sorprendenti sulla biologia e le abitudini della specie: durante i suoi viaggi, infatti, Gaia è stata in grado di raggiungere anche altezze di 7450 mslm e negli anni si è osservato il suo volo notturno per diversi chilometri sia dopo il tramonto che prima dell’alba, comportamento che gli permette di catturare le prede al buio completo.

Grazie ai dati degli ultimi mesi di telemetria satellitare, i ricercatori hanno potuto verificare come Gaia si sia spostata fuori Parco, pur rimanendo nell’appennino tosco-romagnolo, nell’area compresa tra Barberino di Mugello e Monte Giogo di Villore, con particolare concentrazione proprio nell’area attorno a quest’ultimo e Marradi. Inoltre a fine novembre 2022 Gaia è stata avvistata su Monte Marino assieme ad un maschio subadulto, cosa che fa ben sperare per la prossima stagione riproduttiva.

Attendendo ulteriori informazioni sui suoi spostamenti, sarebbe interessante in futuro osservare tramite la radio satellitare anche una sua possibile la nidificazione con la formazione di una coppia territoriale.

Foto di Moreno Nalin