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Torna domenica a Badia Prataglia, sul crinale tosco-romagnolo, il "Carnevale sulla neve". Una giornata di festa dedicata alla tradizione


Data pubblicazione:
Data di pubblicazione: 
Venerdì, 22 Gennaio, 2016
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Testo completo: 
Il programma comincia al mattino, con l'uscita accompagnata da una guida escursionistica dentro la foresta di Badia Prataglia.
Il punto di partenza è presso il "Capanno", alle 9, 30.  L'itinerario porterà all'"osservatorio sul Parco", la terrazza naturale di monte Penna. In caso di neve, chi lo vorrà, potrà noleggiare le ciaspole.
La prenotazione, obbligatoria per motivi organizzativi, va fatta alla cooperativa Oros al numero 335. 7987844.
Nel frattempo, sempre in loc. Capanno, se il manto nevoso lo permetterà, sarà attivata la pista per bob e slittini.
Dalle 15, presso il centro visita del parco nazionale Foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna della stazione climatica di crinale, ci saranno momenti di animazione con l’associazione "La Leggera" (http://www.laleggera.eu/).
La compagine della Valdisieve (Rufina) da quindici anni si occupa di cultura immateriale: dei linguaggi della musica, della danza, del canto, della narrazione, dell’immagine, del teatro di tradizione, nonché dei saperi empirici legati alle attività manuali di origine contadina.  Attraverso il racconto di storie itineranti condurrà i partecipanti alla ricerca degli ingredienti delle “sette merende”. Seguiranno musiche e balli della tradizione e la tipica merenda carnevalesca di Badia Prataglia con “frittata e salsicce”.
Nella tradizione “badiana” le sette merende sono legate ai festeggiamenti del carnevale da parte dei bambini: un modo gioioso, divertente e spensierato per stare insieme.
I bambini si trovavano tutti insieme nei cosiddetti "castelletti", nuclei abitativi che formano i piccoli villaggi che caratterizzano il paese, e da lì si spostavano negli altri per fare questua di cose da mangiare. Seguiva una ricca e succulenta merenda - a base di uova, salsiccia e pane - tipica del periodo di carnevale. Una abitudine, questa, che risale agli anni Trenta del Novecento, caduta in disuso negli anni ’80 e riscoperta e riproposta da qualche anno proprio grazie al percorso che il parco nazionale delle Foreste casentinesi ha intrapreso - insieme alla scuola di Badia Prataglia, le associazioni locali e l’Ecomuseo del Casentino - per valorizzare le antiche tradizioni culturali e gastronomiche.
 
 
"La legge sui parchi assegna alle aree protette funzioni importanti nel campo della conservazione ambientale, dello sviluppo economico e della salvaguardia delle tradizioni culturali dei territori sottoposti a tutela.  Il ricordo ci accompagna per tutto il corso della vita e dà forma ad un atto che permette la rievocazione e la trasmissione di una cultura condivisa. Questa manifestazione vuole rappresentare un'occasione di promozione turistica e - al contempo - consolidare un momento identitario per la gente di questa porzione di Appennino".  Luca Santini, presidente del Parco nazionale.
 
L'iniziativa è in collaborazione con Pro-loco, Commercianti di Badia Prataglia e Comune di Poppi
Per informazioni ulteriori si può contattare la cooperativa Oros, nella persona di Francesca Tosi, al numero  335.7987844.

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