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Santa Sofia, inaugura il nuovo centro visita del parco nazionale Foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna. Giovedì 29 luglio, 14.30 - Palazzo Nefetti, Santa Sofia.


Data pubblicazione:
Data di pubblicazione: 
Lunedì, 26 Luglio, 2021
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Il restyling del centro visita di Santa Sofia, all'interno del progetto Vias animae, “Le strade ritrovate", assieme agli interventi su quelli di Premilcuore e di Bagno di Romagna, è stato possibile grazie alle risorse proprie del Parco nazionale ed al finanziamento della Regione Emilia Romagna, all’interno del POR FESR, per un totale di spesa di circa mezzo milione di euro.

Il nuovo presidio del Parco, curato dall'architetto Claudia Bresciani, ha come tema la memoria, nelle sue varie sfaccettature. Nel territorio dell'area protetta le vicende umane si sono intrecciate con quelle naturali fin dall’antichità, lasciando talvolta tracce in luoghi oramai riconquistati dalla natura, a testimonianza dei sacrifici dei "popoli" che vi avevano abitato in passato: quelli del Parco.
Alla reception i visitatori potranno chiedere informazioni sul territorio e sui sentieri della rete escursionistica, mentre i più piccoli troveranno uno spazio dedicato interamente a loro e potranno intrattenersi con i giochi allestiti nell’ "Armadio dei suoni e dei segni". La prima stanza in cui si accede è la "Sala del plastico", dove un sistema di proiettori permette di visualizzare, su un modello bianco e su uno schermo, informazioni sul Parco.
Subito dopo si apre il "Corridoio della memoria", in cui una serie di pannelli illustrano le tappe chiave della presenza dell’uomo sull’Appennino Romagnolo, dai recenti ritrovamenti ai margini dell’invaso di Ridracoli all’istituzione della Riserva integrale di Sasso Fratino da parte del forestale Fabio Clauser. Qui si affacciano le stanze dedicate alla collezione di “Meraviglie del quotidiano” di Giorgio Graziani, collezionista di Santa Sofia, dove in apposite teche sono esposti dei curiosi oggetti tradizionali, la cui funzione misteriosa dovrà essere indovinata dai visitatori, mentre il l'appassionato ricercatore racconterà su video le particolarità e curiosità degli oggetti.
Infine, si sale al primo piano per visitare la sala dedicata al naturalista forlivese Pietro Zangheri, in cui protagonista è il "Grande plastico della Romagna", realizzato tra il 1922 e il 1954 per riprodurre, in scala 1: 25.000, gli aspetti geomorfologici e vegetazionali di questo territorio. La sala è corredata da pannelli descrittivi e dalle stampe dei preziosi scatti del suo "Archivio fotografico della Romagna". Lo spazio è inoltre poredisposto per ospitare mostre temporanee.

"Questi tre centri visita iniziavano a sentire il peso del tempo, in mondi - come quelli della divulgazione ambientale e della comunicazione in senso più ampio - dove tutto si muove a velocità eleveatissime e sempre nuove e diversificate sono le proposte di servizi ai visitatori. Confido che questo lavoro, economicamente impegnativo e reso possibile da proficue sinergie, possa contribuire ad aumentare la sensibilità ambientale, rendere consapevoli e affezionare all'immenso patrimonio di natura e cultura che abbiamo avuto la fortuna di ereditare, nonchè fungere da stimolo per start up dello sviluppo sostenibile e da supporto per le attività economiche tradizionali del territorio". Luca Santini, presidente del Parco.
All’inaugurazione interverranno il presidente del Parco, Luca Santini; l’assessore della Regione Emilia Romagna, Barbara Lori (deleghe alla montagna e alla tutela della biodiversità) e il sindaco di Santa Sofia, Daniele Valbonesi.

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