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Il “riso freddo” proteggerà il Parco?

L’argomento è serio, perché stiamo parlando di incendi boschivi, ovvero di quei fenomeni che negli ultimi anni hanno inferto colpi mortali a numerosi parchi nazionali, distruggendo foreste e paesaggi che avevano un valore inestimabile. Quest’anno la situazione sembra davvero allarmante ed è assolutamente necessario correre ai ripari, facendo una seria prevenzione.

Drammatizzare però non serve, perché la prevenzione funziona se sapremo trasformare le rinunce e gli sforzi che essa comporta in occasioni di scoperta di qualcosa di nuovo.

Ecco allora che il divieto estivo di utilizzo delle fornacelle per barbecue (a noi forse piace di più chiamarle “grigliate”) introdotto quest’anno dal Parco nazionale per fronteggiare l’accresciuto rischio di incendi nell’area protetta, può e deve diventare occasione per i molti visitatori e residenti di apprezzare e conoscere una cucina diversa, più estiva, sana, sostenibile. Il “riso freddo” diventa quindi scherzoso simbolo di un approccio di sostenibilità, di adattamento a condizioni ambientali che purtroppo stanno diventando sempre più estreme e che ci impongono piccoli cambiamenti delle abitudini.

Ma la rinuncia alle “pericolose” grigliate può anche diventare occasione per conoscere meglio i tanti ristoratori presenti nel Parco, che l’Ente invita magari ad offrire uno “sconto antincendio” da applicare sui prezzi del menù nel periodo di grave pericolosità.

Le altre raccomandazioni possono sembrare scontate e ripetitive, ma se si guarda alle cause di incendio boschivo spesso si scopre che la responsabilità è di chi si crede al di sopra del rischio, al di sopra del possibile errore. Invece siamo tutti capaci di sbagliare ed allora è meglio prevenire: niente cicche di sigarette gettate a terra (questo vale sempre, a prescindere dal rischio di incendi), niente parcheggio dell’automobile e della motocicletta su prati con erba secca, niente fuochi serali nei gruppi parrocchiali e degli scout (una bella chitarra basterà certamente a creare l’atmosfera) ed anche niente lavorazioni edili ed agricole che provocano fiamme e scintille.

Carabinieri forestali ed operatori del Parco nazionale sono pronti a dare ulteriori informazioni ma anche ad effettuare i necessari controlli e le eventuali sanzioni previste dalla legge per chi non rispetta le norme. A questo proposito è utile rammentare che chi dovesse provocare un incendio violando le normative di prevenzione, incorrerà oltre che nelle sanzioni penali ed amministrative, anche nell’addebito di tutte le spese connesse allo spegnimento dell’incendio ed al danno ambientale provocato.

Infine, ciascuno di noi può essere determinante anche nella lotta attiva ad eventuali incendi che dovesse avvistare; le cose da fare sono chiare:

1) chiamare subito il 112 o il 115 segnalando con la massima precisione possibile il luogo esatto dove vede l’incendio;

2) effettuare eventuali fotografie per fornirle agli organi che dovessero chiederle, anche per comprendere meglio l’entità dell’incendio;

3) osservare bene chi transita nei dintorni dell’incendio se esso è all’inizio, per raccogliere eventuali dati utili (targhe, identikit, ecc.) su persone che risultino sospette.

Quindi buona estate sicura e senza incendi a tutti gli amanti del Parco, a quelli che il fuoco, sia chiaro, ce l’hanno solo dentro: il fuoco della passione per la natura!