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Negli ultimi tempi sempre più persone sono alla ricerca di un’esperienza “slow”, la scelta migliore è sempre quella di preparare zaino e scarponi e intraprendere un viaggio a piedi seppure di breve durata; così nasce il progetto “DA RIFUGIO A RIFUGIO”, un’immersione di tre giorni all’interno di ambienti selvaggi e foreste millenarie, un’opportunità unica per scoprire la natura del Parco e le persone che vivono e lavorano con passione al suo interno.

Gli undici percorsi ad anello sono costruiti per valorizzare la realtà turistico-ricettiva esistente. Non solo rifugi ma anche agriturismi, locande e vecchi poderi, che sanno offrire il meglio dell’ospitalità rurale, immersi nella tradizione locale e in un territorio ricco di storia e di natura. La scelta dei punti tappa ha privilegiato quelle strutture gestite situate all’interno dei confini dell’Area protetta o collocate sul tracciato dell’Alta Via dei Parchi, che rappresentano un fondamentale presidio al servizio di chi frequenta la montagna, senza le quali i progetti di questo genere non sarebbero possibili.

Particolare attenzione è stata inoltre rivolta alla mobilità, privilegiando punti di partenza comodamente raggiungibili tramite i mezzi pubblici.

Gli anelli vogliono far scoprire agli escursionisti le numerose emergenze storiche e naturalistiche che il Parco Nazionale è in grado di offrire: da Lago di Ponte e l’Alpe di San Benedetto, passando per Monte Falco Monte Falterona e la Foresta di Campigna nel cuore del Parco, toccando il Lago di Ridracoli e gli splendidi pascoli di San Paolo in Alpe fino a giungere all’Eremo di Camaldoli e al Santuario della Verna.

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