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La salvaguardia di spazi aperti a prateria, quanto più nel perimetro di un' area protetta "forestale", con oltre l'ottanta per cento del suo territorio ricoperto da vegetazione arborea, garantisce il mantenimento di ottimali parametri di biodiversità. 

Si tratta di microcosmi strategici per molti animali (zone di caccia dell'aquila e di tanti altri rapaci e luoghi di alimentazione di tanti ungulati che alimentano la catena alimentare; ma anche aree assolate dove fiori rarissimi possono conservarsi nel tempo e ambienti resi umidi anche dai fontanili di abbeverata, in cui rari anfibi trovano i loro siti di riproduzione). 

Questi ecosistemi, sempre più rari dentro e fuori dai parchi, si sono affermati nei secoli in conseguenza della pratica dell'allevamento semibrado di bovini di razze locali e, grazie alle moderne tecniche di zootecnia sostenibile, possono e devono essere salvaguardati. Perché la brucatura dei bovini è il metodo più ecologico per conservare le praterie, che altrimenti si trasformerebbero in ambienti diversi, impoverendo il livello generale di biodiversità.

I pascoli sono dislocati nelle località Eremo Nuovo, Bertesca e Monte Cavallo.

Verranno assegnati con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa.

Il bando è all'interno del progetto LIFE (UE) "Shepherds for biodiversity in mountain marginal areas", scoprilo qui.

 

Foto di P. Mattioli