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Si è inaugurata il 14 gennaio a Santa Sofia la mostra dedicata all’ingegno, la competenza, la creatività dei popoli del Parco

Chi erano i Popoli del Parco, gli abitanti di queste montagne che per secoli vi hanno vissuto traendone di che vivere? E soprattutto quali erano i loro saperi, la loro cultura? La trasmissione orale delle competenze e delle conoscenze ha esposto la loro sapienza al grande rischio dell’oblio, da qui la necessità, anzi l’urgenza di salvaguardare e raccontare questa civiltà, da qui il progetto “I popoli del Parco”, nell’ambito del quale si inserisce questa mostra che rende omaggio al “saper fare” di queste genti che utilizzavano ciò che la natura metteva loro a disposizione con sapienza e oculatezza, dando un grande valore ad ogni cosa e imparando a plasmare la materia per farne oggetti, strumenti di lavoro e per integrare la loro scarna economia. Gente che per vivere faceva tanti mestieri: boscaiolo, pastore, artigiano, agricoltore, allevatore, perché solo così si riusciva a mettere insieme il pranzo con la cena, accumulando, d’altro canto, una grande mole di conoscenze e competenze, che si esternavano, appunto, nel “sapere delle mani”.

La mostra si inserisce negli eventi per il festeggiamento del trentennale del Parco Nazionale, previsti nel corso del 2023.

Sarà visitabile ogni sabato e domenica fino al 12 febbraio, dalle 15 alle 18, presso la Sala Zangheri del Centro Visita di Santa Sofia (FC).

Sono previste inoltre aperture straordinarie per gruppi e scuole su prenotazione.

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Alcune foto scattate il giorno dell'inaugurazione da Giordano Giacomini: