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L'anello n. 7 del progetto "Da Rifugio a Rifugio"

Un anello che si sviluppa attorno alla Foresta di Camaldoli, foresta legata alla storia millenaria dell'Eremo fondato da S. Romualdo oltre mille anni fa e dell'omonimo Monastero. Tra Badia Prataglia e il Sacro Eremo imperdibile la salita al M. Penna, una delle più belle terrazze panoramiche sulla Romagna e sulla Foresta della Lama.

 

Dal 2014 il progetto escursionistico del Parco “Da Rifugio a Rifugio” propone una decina di anelli di tre giorni (con due pernotti) di collegamento tra strutture ricettive di vario tipo, per consentire ai visitatori del Parco di dedicare il proprio tempo ad una immersione totale negli ambienti e nella cultura del territorio, lasciando la macchina alla partenza e recuperandola solo al terzo giorno.

Vi presentiamo l’anello n. 7 e le strutture ricettive che fanno da punto tappa. Il percorso, in questo caso impegnativo e adatto ad escursionisti con una certa esperienza, ci consente di scoprire la Foresta di Camaldoli, il cuore pulsante delle “Foreste Sacre”, oltre che i paesi di Serravalle, Moggiona e Badia Prataglia, principali centri abitati del versante casentinese del Parco, e quelli di Soci e Partina appena fuori dai confini dell’area protetta. Il percorso, molto vario come ambienti, ci conduce dai paesaggi più collinari e basso montani, che caratterizzano il bel Casentino, fino alle abetine di Camaldoli e alle faggete di crinale.

Il primo punto tappa è il paese di Badia Prataglia, che deve il suo nome ad una badia fondata dai Benedettini alla fine del X secolo ed in seguito passata ai Camaldolesi. Qui l’offerta ricettiva è diversificata, a partire dalle strutture aderenti alla Carta Europea del Turismo Sostenibile, ovvero l’Hotel Bosco Verde e il Rifugio Casanova. L’Hotel Bosco Verde (foto sopra) è ricavato da una villa padronale di inizio 900, dispone di un buon numero di camere, ampi spazi interni ed esterni con numerosi servizi, oltre che di un ampio parco e giardino con piscina estiva riscaldata. L’hotel dispone inoltre di un ristorante di cucina toscana con degustazione di piatti tipici. Nel caso del Rifugio Casanova (foto di copertina) si tratta invece di un edificio immerso in foresta e dotato di spazi attrezzati per attività didattiche, laboratori e attività divulgative. Il rifugio dispone di numerose camere, anche con letti a castello, e offre servizio bar e ristoro con una cucina ricca di specialità tosco romagnole. 

Immerso nella foresta di Camaldoli, il Rifugio Asqua (foto sotto) rappresenta invece il secondo punto tappa del percorso. Situato al centro di una fitta rete di sentieri CAI, è meta di pellegrini essendo anche sul tracciato del Cammino di San Francesco. Dotato di camere singole, doppie e anche per famiglie o gruppi, offre un’ospitalità semplice ed essenziale nella forma ma ricca in contenuti e relazioni. La cucina del rifugio offre piatti cucinati nel rispetto delle diverse scelte ed esigenze alimentari (cucina “tradizionale”, vegetariana, vegan, senza glutine) e si rifornisce preferibilmente presso aziende locali e biologiche.

Nella terza giornata il percorso ci porta a Moggiona, piccolo ma vivace centro abitato rinomato per la storica attività del bigonaio, dove troviamo anche il percorso diffuso dedicato al lupo, con il laboratorio didattico ed il parco giochi tematico.

Link a scheda anello 7
https://www.parcoforestecasentinesi.it/sites/default/files/anello%207%20nuovo_compressed.pdf

Link a pagina da rifugio a rifugio
https://www.parcoforestecasentinesi.it/it/vivi-il-parco/sentieri-ed-escursioni/da-rifugio-a-rifugio

Foto di M. Perini