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"a piè del Casentino
traversa un’acqua c’ha nome l’Archiano,
che sovra l’Ermo nasce in Apennino."

Con queste parole scritte da Dante nel purgatorio della sua Divina Commedia, oggi parliamo di Serravalle, paese montano del comune di Bibbiena all'interno del Parco Nazionale. Il paese domina la Valle dell'Archiano dantesco dall'alto dello sprone dell'Alpe di Serra.

Serravalle ha un nucleo abitativo con numerose frazioni dislocate, dal crinale fino a valle, ognuna con un nome e una propria identità. Il paese, su una breve dorsale rilevata in un paesaggio dove si alternano prati, boschi cedui e castagneti, conserva una torre quadrangolare, residuo di un castello dell’XI secolo. La torre domina la boscosa valle del torrente Archiano, che dal Passo dei Mandrioli scende fino a Bibbiena. L’origine di Serravalle è da ricercare nella sua posizione dominante e la sua vicinanza al crocevia delle strade che portano a Badia Prataglia e a Camaldoli. I ruderi di questo castello testimoniano la grande importanza strategico-militare del paese, che con la sua posizione soprelevata permetteva di vigilare su gran parte della Valle.

Il castello è citato per la prima volta negli Annali Camaldolesi nel 1188 e la sua origine è ricondotta all'opera di Amedeo Vescovo di Arezzo. Si trattava di un castello "leggero", probabilmente fortificato in legno, e solo nel 1305 Serravalle è stato ulteriormente fortificato e munito di cassero (un'elevata fortificazione) e torre. Nel 1404 è stato legato invece alla podesteria di Bibbiena che si trovava sotto l'egemonia della Repubblica Fiorentina, quindi passò ai Medici, poi ai Lorena ed infine allo Stato Italiano.

La torre oggi restaurata può essere visitata per godere di una piacevole visuale su tutta la valle dell'Archiano, nonché sul versante opposto verso il Parco Nazionale, dal Tramignone, borgo più alto del paese lungo il crinale che conduce a Badia Prataglia, a Poggio Tre Confini.