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Corso di identificazione

Il Parco Nazionale conta ad oggi ben 107 specie di farfalle diurne, un gruppo faunistico ricco e diversificato di grande interesse anche per semplici appassionati e amanti della natura. Il Parco, infatti, ha un territorio abbastanza eterogeneo costituito prevalentemente da zone forestali, interrotte frequentemente da zone aperte, praterie seminaturali e zone agricole in parte abbandonate. D’altro canto tutta l’area è caratterizzata da una scarsa antropizzazione che ha permesso la conservazione di habitat relativamente intatti.

I lepidotteri rientrano nel grande gruppo degli insetti impollinatori, di cui quasi il 90% delle piante selvatiche da fiore ha bisogno per trasferire il materiale genetico da un esemplare all'altro e garantire la perpetuazione delle specie. La sopravvivenza di questi "fattorini", in particolare gli insetti, è tuttavia sempre più minacciata.

I parchi nazionali dell’Appenino centro-settentrionale ( Foreste Casentinesi, Gran Sasso - Monti della Laga, Appennino tosco-emiliano, Monti Sibillini, Majella, Abruzzo, Lazio e Molise) si sono uniti per mettere in rete le esperienze maturate nel tempo in un progetto per la conservazione degli impollinatori e delle farfalle,

I soggetti coinvolti sono il Centro di ricerche agro-ambientali “Enrico Avanzi” (CiRAA) di Pisa, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA), il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Firenze e il Dipartimento di Biologia dell’Università Tor Vergata di Roma.

Nell’ambito di questo progetto il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Firenze ha organizzato un corso per il riconoscimento delle farfalle appenniniche, che si svolgerà su zoom:  https://zoom.us/j/99062621179?pwd=ZEcyV3NGZWpZSzR6M0w1K2tJaWhIUT09
Meeting ID: 990 6262 1179
Passcode: 991188

Il corso è aperto a tutti gli interessati e vuole inoltre incentivare l’utilizzo di strumenti digitali per l’identificazione e la segnalazione di queste importanti specie.