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Il “Sentiero delle Foreste sacre” è una proposta volta ai visitatori più attenti, agli escursionisti che desiderano una differente chiave interpretativa del territorio, che consente interessanti scoperte e piacevoli sensazioni. Si articola in sette tappe, da Lago di Ponte di Tredozio a La Verna, sette giorni in cui raramente si incontrano automobili e centri abitati, ma si attraversa il verde manto delle Foreste Casentinesi, con la possibilità di visitarne i luoghi più suggestivi, uscendo per un po’ dal frastuono delle città, per incontrare il rumore molto più piacevole e rilassante della natura, con i suoi fruscii, i suoi gorgoglii, lo scricchiolare dei passi o il battere della pioggia sulla chioma degli alberi: musica per le orecchie dei moderni viandanti!

> Scopri il percorso delle sette tappe del Sentiero delle Foreste Sacre  consulta l'elenco delle strutture ricettive consigliate come punti tappa del percorso e le informazioni sui mezzi di trasporto per il rientro al punto di partenza. E' posibile anche scaricare la traccia del percorso in formato gpx e kml;

> E' possibile scoprire le tappe del Sentiero delle Foreste Sacre all'indirizzo trekking.parcoforestecasentinesi.it;

> E' disponibile una mappa web, consultabile all'indirizzo maps.parcoforestecasentinesi.it

> E' disponibile anche la PNFC trekking mapp, una App dedicata agli appassionati di escursionismo per "navigare" sui sentieri del Parco anche in modalità offline.

 

Comunicazioni importanti relative al servizio di accoglienza nei Punti Tappa:

Consigliamo di partire dalla tappa n°2 con partenza da San Benedetto, a causa dei disagi creati dall'evento sismico del 18/09

Rifugio Casa Ponte: risulta inagibile a causa dell'evento sismico del 18/09/23 Novità!

Eremo dei Toschi: attualmente la struttura è chiusa. Novità!

Rifugio le Fontanelle: possibilità di pernottamento solamente in tenda, erogato il servizio di ristoro;

Rifugio il Casone della Burraia e Locanda Carbonile al momento non erogano alcun servizio;

Albergo Camaldoli: non offre servizio di pernottamento, solo ristoro.

 

Le pubblicazioni sul sentiero

“I boschi furono i primi templi dell’umanità. Nell’ombra claustrale delle foreste gli uomini antichi veneravano il mistero della vita e della morte nell’allegoria della rinascita vegetativa molto prima che le religioni monoteiste trovassero nel deserto il luogo privilegiato della rivelazione divina. In ambito cristiano, l’eterno legame fra ricerca spirituale e foreste trova nelle montagne dell’Appennino toscoromagnolo una delle sue espressioni più alte e compiute. Il folto di questi boschi che per vastità e bellezza non hanno eguali in Italia ha infatti accolto da più di mille anni comunità di monaci vissute in strettissimo rapporto con l’ambiente circostante, da cui ricavavano prezioso legname ma dove trovavano anche le condizioni necessarie alla contemplazione, al raccoglimento interiore e alla preghiera.”

Questo è l’incipit del libro dedicato alle foreste sacre del territorio del Parco; con queste efficaci parole Mario Vianelli (autore insieme a Sandro Bassi dei testi) descrive sinteticamente il rapporto tutto speciale di queste foreste con la spiritualità e con alcuni santi uomini che qui hanno deciso di vivere la loro esperienza cristiana. Proprio questo connubio tra natura e spiritualità è il tema del sentiero che si è realizzato e che attraversa il Parco toccandone tutti i punti più significativi dal punto di vista spirituale. La pubblicazione si articola in due parti: la prima di approfondimento storico, dedicata alla religiosità della foresta; la seconda escursionistica con la descrizione dei percorsi delle varie giornate. Ovviamente l’escursionista è libero di scegliere se percorrere tutto il sentiero o solo alcune tappe, o di modularle sulle sue capacità e sui suoi interessi. Oltre ai percorsi sono descritti diversi punti d’interesse, anche se non toccati direttamente dal tracciato, per offrire ai lettori le più ampie possibilità di visita.

> Acquista il libro Foreste Sacre

> Guarda il documentario sul Sentiero delle Foreste Sacre

Scarica l'articolo pubblicato nel numero 6 della rivista Storie Naturali per conto della Regione Emilia-Romagna