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Il colubro liscio e il colubro di Riccioli

“Si alimenta di mosche, di ragni e di altri insettucci che pazientemente attende all’agguato, e sui quali si slancia di un lungo salto per l’aria. Appetisce pure i piccoli rettili, e ingoja perfino serpentelli appena nati di altre più grosse specie. […] Irritandosi, slarga e appiana il capo, a guisa delle Natrici molto più degli altri Colubri innocui, onde cagiona spavento, maggiormente il siculo; e per la sua scarsa mole, non che per lo manto screziato, lo crederesti un Ofidio velenoso.” (Bonaparte, 1832-1841: 90 pp).

Il colubro liscio e il colubro di Riccioli sono due serpenti dei quali i più ignorano l’esistenza. All’aspetto si assomigliano, infatti entrambi hanno corpo slanciato con una lunghezza massima di 75 cm, colore di fondo bruno-grigiastro con macchie nere, coda corta e testa piccola, caratteristiche che purtroppo, ad un occhio inesperto, li rendono simili alla vipera e per questo sono perseguitati e uccisi. Il colubro di Riccioli si distingue dal colubro liscio per l’assenza di una linea scura tra narice e occhio, per le parti ventrali con macchie scure a “scacchiera” e per le macchie dorsali più grandi e vistose tra cui quella sulla testa ha due appendici che si allungano sul collo.

Entrambe le specie prediligono aree con presenza di affioramenti rocciosi, ghiaioni o pietraie relativamente estese ed evitano le zone antropizzate, ma il colubro di Riccioli è più mediterraneo e preferisce contesti più caldi, aridi e soleggiati. Hanno abitudini molto elusive e sono attive soprattutto al crepuscolo e di notte, talvolta anche di giorno. Sono veloci a terra ma poco agili ad arrampicarsi e si nutrono quasi esclusivamente di lucertole e gechi ma, occasionalmente, anche di altri piccoli serpenti e topi; le prede sono catturate all’agguato, uccise per costrizione e ingoiate. Gli accoppiamenti hanno luogo in aprile-maggio, ma le femmine si riproducono irregolarmente, di norma una volta ogni due anni: nel colubro liscio, ovoviviparo, la femmina partorisce 5-8 piccoli dopo una gestazione di circa 4-5 mesi, mentre la femmina del colubro di Riccioli, oviparo, depone in genere 5 uova che si schiudono dopo due mesi. Si tratta di due serpenti assolutamente innocui per l’uomo, che non posseggono denti veleniferi né alcun tipo di tossina e sono anche piuttosto mansueti, soprattutto il colubro di Riccioli che non morde mai. Il colubro liscio ha un ampio areale che comprende tutta l’Europa e l’Asia occidentale, mentre il colubro del Riccioli è presente in Europa occidentale e Nordafrica; in Italia entrambe le specie non sono comuni: il colubro liscio, più frequente, è noto per tutte le regioni d’Italia (ad eccezione della Sardegna) ma le segnalazioni sono poco numerose e localizzate, mentre il colubro di Riccioli è decisamente più raro e segnalato in poche località dell’Italia centro-Settentrionale.

Nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi poche sono le segnalazioni del colubro liscio, mentre il colubro di Riccioli è noto per sole tre località, tutte in prossimità dei confini dell’area protetta.

Il colubro liscio ed il colubro di Riccioli sono protetti ai sensi della Direttiva 92/43/CEE (Allegato IV).

 

Bibliografia

Bonaparte C.L. (1840) Coluber austriacus. In: Iconografia della Fauna Italica, Tomo II – Anfibi. Tipografia Salviucci, Roma 1832–41.

Corti C., Capula M., Luiselli L., Razzetti E. & Sindaco R. (2010) - Fauna d’Italia Reptilia. XLV. Edizioni Calderini de Il Sole 24 ORE , Bologna.

Piazzini S., Favilli L. & Manganelli G. (2010) - Atlante dei Rettili della provincia di Siena (2000-2009). Sistema delle Riserve Naturali della provincia di Siena, Quaderni Naturalistici, 2: 112 pp.

Sindaco R., Doria G., Razzetti E. & Bernini F. (2006) - Atlante degli Anfibi e dei Rettili d’Italia. Atlas of Italian Amphibians and Reptiles. Firenze.

Vanni S. & Nistri A. (2006) -Atlante degli Anfibi e dei Rettili della Toscana. Firenze.

Weinstein S.A., Smith T.L. & Kardong K.V. (2012) -Reptile Venom Glands. Form, Function and Future. In: Mackessy S.P. (ed.), Handbook of Venoms and Toxins of Reptiles: 65-91 pp. CRC Press, Boca Raton.

 

Foto: colubro liscio di Giuseppe Molinari