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Rosa gallica

Tutti sanno che Maggio è il mese delle rose e molti dei nostri giardini si abbelliscono dei colori di infinite varietà. Ma non tutti sanno che esistono molte specie, altrettanto belle e affascinati di rose selvatiche, molte delle quali appartengono alla flora del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.

Ecco un breve viaggio nel mondo delle rose selvatiche.

Le rose che i botanici includono nel genere Rosa appartengono alla nota famiglia delle Rosaceae che comprende parecchie piante ben conosciute soprattutto per il loro aspetto alimentare come: prugno, ciliegio, susino, pesco, mandorlo, melo e pero.

Il meno familiare rosso “frutto” delle rose è più correttamente chiamato cinòrrodo; in realtà, botanicamente parlando, non è un vero frutto poiché deriva dall’ingrossamento della parte terminale del peduncolo detta ricettacolo e non dell’ovario. Al suo interno si trovano numerosi semi duri avvolti da peli rigidi che, se il frutto viene consumato fresco, possono grattare la gola in entrata e, un’altra zona, all’uscita! Comunque sia, se consumati correttamente, sono utili sia come alimento che come medicinale contenendo una buona quantità di vitamina C ed hanno proprietà antiscorbutiche, antinfettive e diuretiche.

La Rosa selvatica (R. canina) è la specie più conosciuta perché, se si comprendono tutte le sue numerose forme o sottospecie, è la più comune e diffusa praticamente in ogni ambiente dal mare alla montagna e la si ritrova un po ovunque nel Parco.

Ma non bisogna dare per scontato che sia facile riconoscere una rosa dall’altra, per distinguere le numerose altre rose selvatiche che ci sono in natura occorrono occhi da botanico, tanta pazienza ed esperienza!

Grazie alla costante ricerca di studiosi e appassionati nel Parco sono state ritrovate 16 specie: tra le più colorate e vistose c’è la Rosa Provenzale (R. gallica), specie segnalata nel versante toscano del Parco negli anni ’60 e da confermare; oppure meritano menzione la rara Rosa villosa (R. villosa) che vive sui dirupi rocciosi a Campigna e a Sasso Fratino o la recentemente riconfermata R. alpina (R. pendulina) dai fusti e rametti solitamente privi di spine. Se volete cimentarvi nel riconoscimento utilizzate lo strumento di Dryades messo a punto dal Parco http://dryades.units.it/casentinesi/index.php?procedure=search  e se lo volete fare in natura scaricatevi le app per android o ios qui  https://www.parcoforestecasentinesi.it/it/natura/biodiversita/flora

Paolo Laghi, Museo di Ecologia di Meldola, Giardino Botanico di Valbonella

 

Segue Check list del Parco da: Viciani D. e Agostini N. Check-list aggiornata della flora vascolare del “Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna” (Appennino settentrionale).

  1. Rosa agrestis Savi – NP, S.Europeo-Mediterranea, br. Falterona presso il Castagno (U. Martelli, 5/6/1882, FI); Casentino (Baroni, 1897-1908), M. Penna (12/2004, 07/2005, Herb. Padula; Padula, 2008), Rincine-M. Massicaia (Sabato & Valenziano, 1975), Par. Naz., vers. romagn. (Sirotti & Fariselli, 2002).
  1. Rosa arvensis Huds. – NP, S.Europeo-Mediterranea, br. Luoghi selvatici di Prataglia (Parlatore, 7/9/1862, FI); Casentino (Baroni, 1897-1908), S. Benedetto in Alpe, Campigna (Zangheri 1966a; Zangheri 1966b), Par. Naz., vers. tos. (Viciani & Gabellini, 2002), Rincine-M. Massicaia (Sabato & Valenziano, 1975), Par. Naz., vers. romagn. (Sirotti & Fariselli, 2002), Scodella (Frignani et al., 2009).
  1. Rosa balsamica Besser – NP, Eurasiatica, arb, r. Rincine-M. Massicaia (Sabato & Valenziano, 1975 sub R. obtusifolia). Entità del gruppo di Rosa canina. Nepi (1989) include in questa entità Rosa corymbifera, che invece Conti et al. (2005) tengono distinta.
  1. Rosa canina L. – NP, Eurasiatica, arb. Giogana in Casentino (Siemoni, 20/5/1871, FI); Foreste Casentinesi (Anonimo 1878), Badia Prataglia (Caruel, 1860-64; Marcucci, 1889), Camaldoli (Sommier, 17/10/1873, FI; Baroni, 1897-1908, sub Rosa canina var. lutetiana), La Verna (Sommier, 10/1873, FI; Baroni, 1897-1908, sub R. canina var. lutetiana; Siemoni et al., 1989-1998; Ferrarini, 1998; 08/2002, Herb. Padul), Foresta di Campigna, Passo dei Mandrioli (Zangheri, 1966a, sub R. canina var. canina; Zangheri, 1966b, R. canina subsp. lutetiana), Alto Archiano (Tassini, 1976), Prato alla Penna (09/2001, Herb. Padula), Par. Naz., vers. tos. (Viciani & Gabellini, 2002), Poppi, Bibbiena (Camangi et al., 2003), Pratovecchio (10/2002-2004, Herb. Padula), Rincine-M. Massicaia (Sabato & Valenziano, 1975), Versanti erosi PNFC (Giacinti Baschetti 1998), foresta della lama (Vazzano, 2006), Par. Naz., vers. romagn. (Sirotti & Fariselli, 2002), Sasso Fratino (Bottacci et al., 2003 (sensu Bouleng); Montanari 2005; Gonnelli et al., 2006), Scodella (Frignani et al., 2009).
  1. Rosa corymbifera Borckh. – NP, Eurasiatica, arb, r. Poppi (05/2001, Herb. Padula, sub Rosa canina var. corymbifera), Rincine-M. Massicaia (Sabato & Valenziano, 1975). Entità del gruppo di Rosa canina. Nepi (1989) include questa entità in R. obtusifolia (=R. balsamica) che invece Conti et al. (2005) tengono distinta.
  1. Rosa dumalis Bechstein – NP, Europea, arb, r. M. Penna della Verna (12/2004, 07/2005, Herb. Padula; Padula, 2008). Strada per Passo Mandrioli (FC), 900 m, ago 2016, Giorgio Faggi http://floraitaliae.actaplantarum.org/viewtopic.php?f=40&t=90668. Entità del gruppo di Rosa canina, che Nepi (1989) ritiene affine ed include in R. glauca.
  1. Rosa glauca Pourr. – NP, Orofila Sud-Europea, arb, r. La Verna (Marcucci, 1889, sub Rosa rubrifolia; Baroni, 1897-1908, sub R. ferruginea; sine coll., 14/6/1919, FI, sub R. rubrifolia; Matteini, 1968, sub R. rubrifolia), Cotozzo (Baroni, 1897-1908), Chiusi della Verna (Urbani M., 27/6/1987 FIAF); M. Penna (12/2004, Herb. Padula, sub R. rubrifolia; Padula, 2008, sub R. rubrifolia), Fosso del Satanasso (Gonnelli et al. 2018). Non sempre è agevole la distinzione da Rosa canina, rispetto alla quale però sembra preferire altitudini maggiori.
  1. Rosa gallica L. – NP, Europea, NR. Fra Poppi e Camaldoli (Sommier, 24/6/1889, FI); Falterona, Valle di S. Godenzo (Forasassi, 1/5/1953, FI). La segnalazione merita conferma in quanto i dati sono antecedenti al 1960, ma la presenza attuale della specie nell'area è probabile. Questi dati sono riportati anche in Nepi (1989).
  1. Rosa inodora Fr. – NP, Europea, NR. Fra Bibbiena e Camaldoli (Baroni, 1897-1908, sub. Rosa graveolens).
  1. Rosa micrantha Barrer. – NP, S.Europeo-Mediterranea, br, r. M. del Faggione (Marcucci, 1889; Baroni, 1897-1908), La Verna (Marcucci, 1889; Baroni, 1897-1908; Matteini, 1968), Rincine-M. Massicaia (Sabato & Valenziano, 1975).
  1. Rosa pendulina L. – NP, Sud-Europea, D. Fra l’Aggio Grosso e il Fosso del Satanasso, 1/8/2017 (G. Faggi e V. Gonnelli, Forum Acta Plantarum http://floraitaliae.actaplantarum.org/viewtopic.php?t=98190; Gonnelli et al., 2018). Segnalata in passato anche nel versante toscano nell’Alto Archiano (Tassini, 1976), ma trattandosi di una tesi di laurea, senza campioni depositati nell’Erbario Centrale (FI), il dato è poco attendibile.
  1. Rosa pouzinii Tratt. – NP, Mediterraneo-Montana, arb, r. Camaldoli (Baroni, 1897-1908), Rincine-M. Massicaia (Sabato & Valenziano, 1975).
  1. Rosa rubiginosa L. – NP, Eurasiatica, NR. Casentino (Marcucci, 1889), Badia Prataglia al M. Penna (Fiori A., 31/8/1917, FI); La Verna (Matteini, 1968). Le segnalazioni sono tutte molto datate poiché anche Matteini (1968) si basa su Marcucci (1889), e la specie è da confermare.
  1. Rosa sempervirens L. – NP, Mediterranea, bx. Camaldoli, Bibbiena (Marcucci, 1889; Baroni, 1897-1908), La Verna (Matteini, 1968), Pantano della Lama (Falzea, 2006).
  1. Rosa tomentosa Sm. – NP, Europea, arb. Campigna alle Cullacce (Zangheri 1966a, 1966b), Passo dei Fangacci (10/2001, Herb. Padula), Rincine-M. Massicaia (Sabato & Valenziano, 1975).
  1. Rosa villosa L. – NP, Europea, arb, r. Campigna (Zangheri 1966a sub R.villosa var pomifera; Zangheri 1966b sub R.villosa var pomifera), Sasso Fratino nei dirupi di Pian Tombesi (Gonnelli et al., 2006). Specie di notevole pregio, vegeta nelle cenge erbose prossime al crinale nella zona di Pian Tombesi.