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Il Novecento nel parco delle Foreste casentinesi, nell'archivio in bianco e nero di due protagonisti della cultura italiana. Donati all'area protetta dalla provincia di Forlì Cesena gli archivi fotografici del celebre fotografo piemontese Paolo Monti e del naturalista forlivese Pietro Zangheri. Conferenza stampa pubblica giovedì 20 Aprile alle 17,30 presso la sede della Provincia di Forlì - Cesena di Piazza Morgagni 9


Data pubblicazione:
Data di pubblicazione: 
Mercoledì, 19 Aprile, 2017
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Testo completo: 

Un bianco e nero straordinario traduce in storia lo sguardo sulle Foreste casentinesi nel corso del Novecento del celebre fotografo piemontese Paolo Monti e del naturalista forlivese Pietro Zangheri.
I due importanti fondi fotografici, di proprietà della Provincia di Forlì-Cesena, sono dedicati al territorio del Parco e verranno ceduti all' ente di gestione di quest'ultima.

Corrispondono con una particolarissima belle epoque romagnola gli anni, i primi del '900, che ci consegnano un giovane Pietro Zangheri intento a coltivare, con una macchina fotografica in mano, l'interesse per le scienze naturali. Nel corso di oltre quaranta anni di ricerca scientifica, appena turbata dal fragore di due guerre mondiali, Zangheri osserva, fotografa e accumula immagini e reperti straordinari. 

La natura, il fotografo piemontese (veniva dalla Val d'Ossola), ce l'aveva nel sangue (e nel nome) e aveva imparato ad amarla da piccolo. Ma a questo tratto d'Appennino, di cui si occupò, in momenti diversi, dal 1966 al 1971, dedicò gli anni del successo e della maturità. In un paese di montagna (Anzola d'Ossola) ha voluto essere seppellito alla sua morte, avvenuta nel 1982. Nel 1985 è stato costituito a Milano l'Istituto di Fotografia Paolo Monti. Nel 2004 l'Archivio è stato riconosciuto "di notevole interesse storico" da parte del ministero per i Beni e le attività culturali. Il fondo si compone di 223.000 negativi, 12.244 stampe e 790 chimigrammi.

Zangheri, uno dei padri dell'area protetta, era un autodidatta. "Sono l'uomo dei quarti d'ora!", rispondeva poi a chi gli domandava come trovasse il tempo per le ricerche, visti gli impegni e le responsabilità a cui lo chiamavano la sua professione.  Dopo l'assegnazione della libera docenza universitaria in Geobotanica e circa duecento pubblicazioni, nel 1977, a Verona, nel corso dell'annuale congresso dei botanici italiani, aveva ricevuto una copia della "Flora Italica" con le firme di tutti gli scienziati presenti, in segno di omaggio affettuoso e di gratitudine.

Non è dato sapere che ruolo abbia avuto la laurea in Bocconi in economia politica nel 1930 nel porre le basi della parabola artistica di Paolo Monti. Negli anni '40 con alcuni amici avrebbe fondato il circolo La gondola, che era diventato un faro sul movimentismo d'avanguardia internazionale. Sterminata la sua attività collegata alle maggiori realtà editoriali italiane (Garzanti, Einaudi). Attivo anche nel campo della didattica, insegnò presso la Società umanitaria di Milano e presso il dipartimento di Arte, musica e spettacolo dell'università di Bologna.

"Il materiale consegnato alla Provincia consiste in circa quattrocento immagini selezionate da Monti su oltre duemila scatti - commenta il presidente del Parco, Luca Santini - al di là del loro indubbio valore artistico rappresentano un documento essenziale per mantenere la memoria e registrare le trasformazioni intervenute nel nostro paesaggio. Rappresentano in questo senso, a pieno titolo, un inestimabile 'diario di viaggio' delle Foreste casentinesi".

Centrale Fotografia di Fano collaborerà alle prossime iniziative culturali dedicate a questo patrimonio iconografico. Lo scopo sarà quello di mettere in rilievo le peculiarità degli scatti, al fine di comprendere quali siano gli effetti sulle immagini delle specificità scientifiche e naturalistiche di Pietro Zangheri e quali le ricadute artistiche e comunicative dell'approccio di Paolo Monti.
All'incontro, in cui verranno illustrati i fondi fotografici con proiezione di immagini a cura di Marcello Sparaventi di centrale Fotografia di Fano, di Nevio Agostini e Davide Alberti, del Parco nazionale, saranno presenti i presidenti della Provincia (Davide Drei) e del Parco (Luca Santini).
A seguire verrà aperta la Mostra "Pietro Zangheri e la natura di Romagna", che verrà esposta presso la sede della Provincia dal 20 aprile al 27 maggio.
Per informazioni si possono contattare l'ufficio Cultura della Provincia di Forlì-Cesena (tel. 0543. 714280) o il Parco nazionale  (tel. 0575. 503029 - 0543. 971375).

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