immagine: 

Il settecentesco palazzo granducale, trasformato in albergo, era fino al secolo scorso la residenza di caccia dei Lorena. Il comando della locale stazione forestale, come a Camaldoli e Badia Prataglia, ospita un museo naturalistico aperto su richiesta. A breve distanza un tronco colonnare di abete bianco coricato al suolo è una testimonianza della maestosità e dell’ingente patrimonio che possedeva la foresta di Campigna. Gran parte della testata di valle del Bidente di Campigna è rivestita dalla foresta di abete e di faggio che, in prossimità del crinale, lascia posto alla faggeta pura. Nel 1976,in base ad una risoluzione del Consiglio d’Europa, tutta l’area è stata riconosciuta come riserva naturale biogenetica. Scopo della riserva è conservare un lembo altamente rappresentativo del paesaggio montano appenninico e tutelare il prezioso patrimonio di diversità biologica, floristica e faunistica da esso custodito.