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Nel mese di novembre dello scorso anno il consiglio direttivo dell’Ente Parco ha approvato il progetto “Il cane da guardiania nel Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna”.

Il cane da guardiania rappresenta uno strumento tradizionale per la prevenzione del danno e la protezione del bestiame dagli attacchi da predatore. L'uso dei cani da guardiania appartiene al patrimonio culturale di molte aree rurali. In Italia la tradizione non si è mai persa, soprattutto nell'Appennino centrale, dove la presenza del lupo è sempre stata costante.

La piena funzionalità e la corretta integrazione del cane da guardiania nel contesto zootecnico implicano la messa in opera di condizioni e procedure non semplici. E’ necessario possedere un buon livello di conoscenze sul comportamento canino ed effettuare un controllo attento e costante soprattutto durante le fasi critiche di selezione, allevamento, crescita ed inserimento del cane nel gregge; la funzionalità di tale metodo dipende da fattori di diversa natura (le caratteristiche genetiche del cane, le condizioni sociali e ambientali di allevamento, la tipologia di gestione del gregge, le zone di pascolo…).

La corretta gestione del cane da guardiania è estremamente importante sia per l'efficacia nella protezione dai predatori che per una pacifica convivenza con tutti i fruitori del territorio.

Per evitare che una diffusione “non controllata” possa creare nuovi problemi di carattere ecologico, sociale e gestionale è necessario mettere in atto un progetto per la corretta integrazione pastorale dei cani da difesa del gregge che presentino idonee caratteristiche comportamentali e che provengano da riproduttori selezionati per la loro funzione di difesa delle greggi. I tecnici dell’Ente provvederanno periodicamente alla valutazione attitudinale dei cani da protezione delle greggi, determinando l’attitudine dei soggetti impiegati nel progetto sulla base dell’etogramma specie-specifico appositamente compilato per tali cani.

L’Ente provvederà inoltre a dare una corretta informazione ai fruitori del territorio circa la presenza di tali cani, delle loro caratteristiche etologiche e riguardo al comportamento da seguire in caso di incontro .Tale opera di informazione sarà sviluppata mediante:

- depliants informativi che saranno diffusi presso i Centri Visita e le strutture ricettive del Parco Nazionale;

- cartelli fissi posti all’inizio dei sentieri e mobili, in dotazione agli stessi allevatori, in prossimità delle aree di pascolo.

 

Un videoclip mostra le regole di comportamento da attuare in presenza di cani da protezione delle greggi. Per facilitare ai cani da protezione del gregge il loro lavoro sui pascoli, è necessario rispettare il loro lavoro e seguire alcune regole di comportamento.

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